INFLUENZA AVIARIA AD ALTA PATOGENICITA’ (HPAI)

INFLUENZA AVIARIA AD ALTA PATOGENICITA’ (HPAI) – ADOZIONE DI MISURE FINALIZZATE A PREVENIRE L’INTRODUZIONE E LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA ALL’INTERNO DEGLI STABILIMENTI AVICOLI

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INFLUENZA AVIARIA AD ALTA PATOGENICITA’ (HPAI) – ADOZIONE DI MISURE FINALIZZATE A PREVENIRE L’INTRODUZIONE E LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA ALL’INTERNO DEGLI STABILIMENTI AVICOLI

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha recentemente pubblicato il rapporto scientifico sull’influenza aviaria in Europa e nel mondo. Questo rapporto scientifico fornisce una panoramica completa delle rilevazioni del virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) in pollame, uccelli in cattività (uccelli domestici) e uccelli selvatici, avvenute sia all'interno che all'esterno dell'Europa tra l'8 marzo e il 6 giugno 2025.
Il periodo tra l'8 marzo e il 6 giugno 2025 ha visto un'attività significativa del virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) A(H5), con un totale di 365 rilevazioni in uccelli domestici (167) e selvatici (198) in 24 paesi europei. Il virus HPAI A(H5N1) è risultato predominante, concentrandosi principalmente in Europa occidentale, centrale e sud-orientale. Nonostante un picco epidemico più lungo e intenso rispetto all'anno precedente (da settembre 2024 ad aprile 2025, con circa 250 rilevazioni settimanali contro le 125-150 del 2023-2024), il periodo di riferimento ha mostrato un calo costante delle rilevazioni di HPAI, in concomitanza con la riduzione degli uccelli acquatici selvatici nelle aree di svernamento europee.
Nonostante l'ampia circolazione dei virus dell'influenza aviaria nelle popolazioni animali, le infezioni umane rimangono rare. Non è stata documentata alcuna trasmissione da uomo a uomo durante il periodo di riferimento. Il rischio di infezione con i virus influenzali aviari attualmente in circolazione in Europa rimane basso per la popolazione generale nell'Unione Europea/Spazio Economico Europeo (UE/SEE) e basso-moderato per coloro che sono esposti, per motivi professionali o di altro tipo, ad animali infetti o ad ambienti contaminati.
Pertanto, in previsione della imminente stagione migratoria, si raccomanda:
 di rafforzare le misure di sorveglianza e di controllo negli allevamenti avicoli;
 collaborare con gli ambiti territoriali di caccia e con i centri di recupero degli animali selvatici per aumentare il livello di sorveglianza dei volatili selvatici feriti, moribondi o morti.

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